Benessere organizzativo

Benessere, la chiave per affrontare con successo il new normal

Conti in salute per chi investe nel benessere in azienda

Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita. Da quando Confucio ha formulato questo pensiero il mondo è cambiato più volte. Eppure, la massima è arrivata fino a noi: lavoro e appagamento personale sembrano essere i due poli di una visione che li vede opposti.

Ma qualcosa sta cambiando. Oggi sappiamo che le aziende per cui il benessere delle persone è una leva strategica hanno effettivamente performance migliori. Tutti gli indicatori lo dimostrano. Per esempio, la redditività è molto più alta nelle aziende con politiche di welfare di livello avanzato.
(Welfare Index PMI – Rapporto 2021)

Da adempimento normativo a valore aggiunto: il benessere diventa strategico

Il benessere organizzativo è la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori che operano al suo interno. Le aziende devono misurarlo dal 2008, ma la sua rilevanza è cresciuta col tempo: da puro obbligo, il benessere in azienda è diventato un fattore distintivo per la talent attraction e l’employer branding. Nuovi valori, come l’equilibrio vita-lavoro, l’inclusività o modelli di vita meno stressanti hanno cominciato a diventare pervasivi.

Con la pandemia da Covid-19 il tema è diventato una priorità da Consiglio di Amministrazione. Se i 4,6 milioni di americani che hanno lasciato il lavoro ad agosto 2021 ci sembrano lontani, i dati italiani dimostrano che la Great Resignation è un fenomeno anche nostro. Nel solo secondo trimestre del 2021, quasi mezzo milione di lavoratori hanno presentato dimissioni volontarie.

Burnout, incertezza sul futuro, revisione delle priorità personali sono tra i motivi dell’abbandono. Per i più giovani, ovvero la maggior parte, si parla di Yolo Economy, acronimo di You only live once (si vive una volta sola): troppo poco per perdere tempo in un lavoro che non soddisfa.

Per le aziende che vogliono poter selezionare i talenti più adatti a loro, l’attenzione al benessere non è una carta in più da giocare: è una necessità strategica.

Promuovere il benessere:
il modello integrato di Giunti Psychometrics

Il benessere nasce dall’equilibrio tra le richieste del contesto lavorativo e le risorse cui le persone possono attingere per farvi fronte. Questo bilanciamento è la chiave su cui agire per garantire soddisfazione lavorativa, engagement ed elevati livelli di performance. In Giunti Psychometrics lavoriamo per massimizzarlo, attraverso lo sviluppo di:

Risorse individuali
Il centro dell’intervento è la persona e l’enfasi è posta sui processi intra-personali. Si identificano le risorse e gli elementi che toccano il vissuto individuale, affrontandoli in un’ottica di tutela, empowerment e sostegno alle strategie di coping.
Risorse di gruppo
Si lavora su dinamiche di gruppo, connessioni, integrazioni e dipendenze, a livello operativo e affettivo. Le risorse della squadra hanno un effetto di rinforzo e supporto diretto sulla persona e sono potenti catalizzatori di benessere.
Risorse organizzative
Si guarda all’organizzazione e ai modelli di leadership, analizzandone la capacità di adattamento. L’indagine su queste dimensioni è fondamentale per comprendere come promuovere un benessere diffuso, pervasivo e strutturale.

Misurare per migliorare

Come possiamo dire che in un’organizzazione si vive bene? Creare le condizioni ideali per il benessere, mantenerle attive nel tempo fino a renderle strutturali è un processo circolare e condiviso, di cui è fondamentale valutare gli elementi nel modo più obiettivo e imparziale possibile.

In Giunti Psychometrics analizziamo con rigore tutte le componenti del benessere, offrendo percorsi di sviluppo personalizzati ed efficaci.